a cura di Andrea Mauri
Siamo nelle mani del Signore delle Ali. Di colui che tutto vede, prevede, protegge e riprotegge. Ma a volte perde colpi, spesso perde pezzi. E non si tratta di voli riprotetti e riprogrammati. Sono ali che non spiccano più il volo e lasciano a terra circa quattrocentomila passeggeri.
Il Signore delle Ali che perde pezzi è Ryanair, in profonda crisi. Il blu del logo è ormai anacronistico. Nessuno dei suoi piloti canta più Nel blu dipinto di blu, volare oh oh oh. Preferiscono dirigersi verso altre compagnie aeree che pagano meglio oppure si prendono il meritato riposo. Solo che i dirigenti della linea irlandese non hanno riempito bene il foglio excel del piano ferie e in queste settimane lo schema predefinito è pieno di buchi neri di piloti a casa e gli aerei non possono decollare. Credo pure che gli stessi dirigenti non sappiano fare di conto, sottovalutando i circa trentacinque milioni di euro di rimborso che dovranno pagare per i passeggeri lasciati a terra.
Bisogna recuperare i piloti transfughi, subito. Non c’è tempo da perdere. I dirigenti genialoidi di Ryanair devono inventarsi qualcosa per far tornare a casa i figliol prodighi. E la prossima volta bisogna studiare meglio quel maledetto foglio excel del piano ferie. Qualcuno aveva timidamente fatto domanda per un corso accelerato di inserimento dati, ma i vertici hanno bollato la richiesta come un’uscita estrosa di qualche dipendente sfaticato.
Un momento, ho un dubbio. Ma questa Ryanair nei casini sarebbe la stessa che ha annunciato di voler comprare un pezzo di Alitalia? Se fosse vero, annamo bene, annamo proprio bene.