Donne che amano troppo

a cura di Andrea Mauri

Amore Ti Odio è la performance di forum theatre del Teatro Invisibile che porterà in giro per l’Italia un momento artistico di alto valore sociale per riflettere insieme sulla “gender oppression”, sulle “donne che amano troppo”.

“Amare troppo è un esperienza tanto comune per molte donne che quasi siamo convinte che una relazione intima debba essere fatta così. Quasi tutte abbiamo amato troppo almeno una volta, e per molte di noi questo è un tema ricorrente di tutta la vita”. Era il 1985 e Robin Norwood si rivolgeva con queste parole alle lettrici di “Donne che amano troppo”. Forse “l’amare troppo” nasconde molte paure: la paura di rimanere sole, la paura di non meritare un amore felice, la paura di essere ignorate o abbandonate. Ci si attacca morbosamente a qualcuno e pur di stare con lui si è disposte a sopportare tutto… anche la violenza fisica o psicologica che sia.

Da qui parte la perfomance Amore Ti Odio che, coinvolgendo il pubblico secondo le tecniche del forum theatre, diventa un’occasione di spettacolo in cui il pubblico viene direttamente chiamato a partecipare, lavorando allo sviluppo stesso della storia, trasformando l’occasione in un momento non solo artistico ma anche intimo e di forte interazione: un “gioco” teatrale originale che si svolge sotto la guida del Teatro Invisibile, per incontrarsi e confrontarsi.

L’Associazione Il Teatro Invisibile nasce nel 2017, dall’incontro di tre persone, interessate a coniugare gli strumenti del teatro e della musica con l’indagine psicologica e l’uso di questi mezzi come approccio educativo a questioni sensibili e socialmente rilevanti. Maria Antonia Fama è attrice, autrice teatrale e speaker radiofonica. Andrea Causapruna è chitarrista e docente di musica. Margherita Bulzacchelli è una psicoterapeuta gestalt-analitica e maestra di scuola dell’infanzia. I tre si sono incontrati grazie al progetto europeo “Rehearsal for life”, promosso dall’Associazione rumena A.R.T. Fusion, un long training course sul Teatro dell’Oppresso svoltosi in Kosovo e Romania.

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