A’ Livella

a cura di Sonia Etere

 

A’ Livella è una poesia che unisce ironia, saggezza e verità, l’ironia del rendere ciò che può essere pesante leggero, anche divertente, la saggezza, che nasce da un “uomo di mondo” come diceva in qualche passaggio del suo personaggio indimenticabile, quella saggezza tutta napoletana del buon cuore, dell’attenzione alla vita e a ciò che in essa accade, la verità: credo che questo personaggio abbia fatto della verità, dell’autenticità un valore indiscutibile come uomo e come artista. Parliamo di Antonio De Curtis in arte Totò. Come tanti grandi artisti non amato dalla critica in vita, riscoperto dopo la morte. Aveva comunque un’immensa popolarità ed i suoi spettacoli teatrali e i suoi film erano attesi e amati dalla gente. Ed era la gente che Totò amava, aiutava nel silenzio della dignità, di quella nobiltà che le regnava nel cuore e nell’anima.

A’ Livella è in dialetto napoletano e racconta la discussione tra un nobile blasonato, un marchese e un netturbino, morti entrambi e sepolti nello stesso cimitero uno sotto l’altro. Questa vicinanza è mal tollerata dal “Marchese Signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l’11 maggio del ’31

La tomba del netturbino “piccirella, abbandonata, senza manco un fiore; pe segno, solamente ‘na crucella.” Esposito Gennaro – netturbino.

Ancora oltre non posso sopportare la vostra vicinanza puzzolente,
fa d’uopo, quindi che cerchiate un fosso tra i vostri pari, tra la vostra gente.

Ma chi te cride d’essere… nu ddio?
Cccà dinto, ‘O vvuo capì, ca simmo uguale?
Muorto si tu e muoto sò pur’ io;
ognuno comme a ‘na’ to è tale e quale.

‘A morte ‘o ssaje che d’è?… è una livella.

Totò aveva dei tempi ricorrenti nei suoi spettacoli e film, il dissenso verso ogni ingiustizia, l’amore per la lealtà, il coraggio, il rispetto. È stato uno dei più grandi comici di tutti i tempi, geniale, ironico esilarante, imprevedibile, intelligenza; aveva come spalla i più grandi del tempo. Le sue macchiette disegnano l’Italia di allora che ritroviamo anche in tanti versi.

I giovani non dovrebbero dimenticarlo, ma guardalo con attenzione oltre l’apparenza della sua Maschera Totò. La sua mimica è eccellente, fuori dal comune, stupefacente: è stato ed è un grande maestro.

A suo modo era un filosofo. Per Fromm il filosofo è colui che vive le idee che esprime, solo in questo modo si diventa credibili, affidabili, autentici.

Sul finire della sua carriera, fu un altro grande personaggio a rendere giustizia al suo genio artistico e alla sua anima di filosofo: Pier Paolo Pasolini.

Totò sapeva andare oltre la parola o la declamazione, con un gesto trasmetteva un pensiero, un modo di essere e di affrontare la vita. Nel suo modo intelligente, ironico ed esilarante, Totò era un rivoluzionario e un romantico, la gente si riconosceva nei suoi personaggi e viveva la realtà che raccontava con un sorriso, con un modo amabile di trovare comunque una soluzione.

Rivederlo e pensarlo fa nascere in ognuno di noi il sentimento dolce della gratitudine.

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