Ai piani bassi del pregiudizio

di Franco Canavesio

Con lo sguardo gli carezzò la mente
in pieno azzurro lo segnò di rosso
sulla porta degli occhi
perchè fosse chiaro a tutti
si unì alle sue labbra
senza pudore, gli entrò nel cuore
passando per il nettare della bocca.
Fu terremoto
ai piani bassi del pregiudizio
dove c’è condanna, per l’amore dello stesso sesso.
Crollò anche l’ultima colonna del teatro greco
sulle poltrone di prima fila
seppellendo le madame con la stola
che urlavano la vergogna
i mariti incravattati
con i sudori alle tempie, lo stomaco sottosopra
e alcuni prelati
con la croce d’oro
in capo il rosso marcio dell’inquisizione
che a vederli fissi sulle scritture
parevano nati e vissuti
tra pagine senza amore
già morti del loro pallore.

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