Gli anni al contrario

di Nadia Terranova

Ho avuto l’onore e il piacere di incontrare Nadia Terranova, a L’Aquila, in un incontro letterario a lei dedicato. Con altrettanto piacere ho letto il suo romanzo “Gli anni al contrario”; una storia ambientata negli anni ’70 che racconta le intense vicende di vita di due ragazzi innamorati.

Nadia Terranova riesce a fondere le sorti di due vite così vicine ma, al tempo stesso, irrimediabilmente lontane. Aurora è una giovane e audace ragazza; è la figlia del fascistissimo Silini ed è costretta a vivere un’esistenza in qualche modo stretta e senza slanci. Giovanni, invece, è il figlio terzogenito dell’avvocato Santatorre; un professionista che crede ancora in un comunismo ormai sconfitto e superato. È il figlio scavezzacollo; quello che crea problemi in famiglia. Aurora e Giovanni s’innamorano subito, seguendo gli slanci del cuore. Per una vita intera si cercheranno disperatamente tra le ali di un destino incapace di rendere un’inutile, ricercata serenità.

Mara era arrivata con le sue enormi pupille nere a completare la realtà della coppia. Nel romanzo, l’autrice entra spesso nella profondità degli animi dei protagonisti. Espone gli aspetti caratteriali, scava nei luoghi delle emozioni, mostra le difficoltà vissute. Quella di Giovanni, è una vita fatta di confusione e carica di eccessi; un’esistenza che sfocia inevitabilmente nella solitudine di un animo inquieto che ha smarrito la luce di una guida sicura.

Nadia Terranova racconta con grande puntualità questo disagio; fa correre libera questa storia coinvolgente… Giovanni è lì, accanto al lettore, per mostrarsi con tutto il peso della sua inquietudine.
Aurora non si nasconde. Con una malcelata tolleranza, riuscirà ad accogliere e raccogliere Giovanni; finché ne avrà la forza. I protagonisti non riusciranno a salvare le rispettive esistenze; complici gli anni non proprio felici delle loro infanzie. Su di loro, si abbatteranno anche le insoddisfazioni per aver creduto in un deludente movimento politico e le incertezze che accompagnano le loro vite. La bella e curata scrittura di Nadia Terranova è tutta in questo quadro realistico e disperato che rappresenta Aurora e Giovanni.

Nella narrazione, in modo trasversale, quale elemento che unisce e dissolve, appare la positiva presenza della figlia Mara: una figura che ama e si fa amare al di sopra delle miserie delle esistenze dei due genitori. Con gli anni, vissuti al contrario, Mara diverrà ragione di vita, sicurezza, rappresenterà l’approdo che assicura i viaggiatori/naviganti smarriti: i genitori. L’esistenza di Giovanni sarà sempre toccata dall’incubo della droga; una drammatica convivenza che non lascerà scampo al protagonista. Forse debolezze nel carattere, perdita di ideali oppure smarrimento al cospetto di una vita troppo violenta per un animo delicato e debole.

Nonostante il dramma delle storie narrate, il romanzo di Nadia Terranova insegna la vita. Sull’onda delle azioni dei protagonisti, si percepisce una grande forza di volontà nel saper affrontare e accogliere la vita. Un agire e reagire senza drammi con l’unico scopo di vivere, comunque e fino in fondo, la propria e l’altrui esistenza, qualsiasi cosa accada.

Esco soddisfatto e felice da questa lettura; sicuramente un romanzo che racconta un periodo particolare della nostra nazione nel quale viene inserita, con grande abilità, una storia intensa e carica di passione emotiva. Un romanzo da proporre ai giovani d’oggi per capire come alcuni anni, forse, sono stati vissuti al contrario da una generazione che apparterrà per sempre alla nostra storia.

Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Ha pubblicato diversi racconti e vinto alcuni premi. L’autrice collabora con “Il Magazine” e “pagina 99”. “Gli anni al contrario” è il suo primo romanzo.

Titolo: Gli anni al contrario
Autrice: Nadia terranova
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 2015
pag.: 141
Costo: € 16,00

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