La felicita’ perfetta

di Elisa Rolfo

Nel suo romanzo, “La felicità perfetta”, Elisa Rolfo ci parla degli ultimi. Ci racconta una storia, dove sono presenti i cosiddetti “perdenti”; individui che non contano nulla (o poco) al cospetto delle persone presunte importanti.

Alice è una perdente. È una ragazza considerata ritardata; la classica voce fuori dal coro. Apparentemente sgraziata, diventa il bersaglio di prese in giro e dispetti. Improvvisamente si era ritrovata orfana. Soffriva ma cercava di non piangere per non apparire debole. La gente intorno faceva percepire quella vergogna che deriva dal marchio infame di orfana. Ormai sola, con addosso il carico dei suoi problemi relazionali, fu affidata allo zio: il potente avvocato Piero Dalmasso. La nuova vita permette ad Alice di scoprire gli intrighi e i complotti di una Torino dove il marcio viene ben mascherato tra le pieghe di una finta eleganza.

La scrittura di Elisa Rolfo è agile e veloce, con continui cambi di scena. C’è movimento e la trama appare ben costruita. Il romanzo spazia tra recente passato, vissuto a Torino, e presente, ambientato in un piccolo paese dove Alice trascorre una vacanza con sua cugina Martina. La narrazione è ricca di frasi brevi, decise e senza orpelli; arrivano al punto senza giri inutili e toccano il cuore del lettore. Il dramma delle persone con disagi comportamentali è posto al centro di una esposizione fluida e coinvolgente. Sono persone quasi “rifiutate” dall’apparente perbenismo di una società “normale”. Alice è una ragazza sfortunata ma vorrebbe ricercare la felicità perfetta. Ama la pittura e vorrebbe inseguire questa sua grande passione, anche se vivrà un’amara delusione provocata da un pittore torinese.

Alice ha il vizio di origliare i discorsi altrui. Sarà proprio questo difetto a farle scoprire un mondo perverso e cattivo dove navigano politici e persone senza scrupoli. L’autrice si sofferma, con bravura, sugli aspetti caratteriali di Alice e degli altri protagonisti che gravitano intorno al centro di accoglienza. Ognuno vive il suo personale destino ma hanno in comune, forse, l’onestà di fondo di uno spirito libero, pronto a far emergere sempre e comunque la verità. Il disagio di Alice deriva anche dall’essere, fin troppo, vera e schietta fino in fondo.

Con il passare degli anni Alice perde la personale e sicura protezione dello zio. L’ormai anziano potente avvocato, colui che tesseva le trame di tante cupe vicende, non è più in grado di portare avanti la sua fredda e cinica professione. Sembrava invincibile e invece e costretto a cedere agli anni e al destino. Si ritroverà all’interno di un ospizio per ricchi, dove le identità si smarriscono per entrare in un’anonima dimensione. Anche Alice risentirà di tale cambiamento al punto che non potrà più stare a casa dello zio e troverà nuovi spazi vitali all’interno del centro il Porto.

Nonostante tutto, la protagonista mantiene il suo coraggio e la voglia di sognare qualcosa di buono per la sua arte. Sembra ci siano anche degli interessi da parte di alcuni politici a promuovere l’arte di alcuni artisti, come lei, portatori di disagi. Sembra una svolta, una rivincita contro la vita ma anche questa volta, purtroppo, il destino è pronto a mostrare il suo lato negativo.

Nella sua scrittura Elisa Rolfo è particolarmente attenta a mostrare come la bellezza delle iniziative, gli interessi malcelati dei potenti verso il mondo dei più deboli, altro non sono che forme bugiarde di attenzioni dettate esclusivamente da cinici arrivismi personali. L’assessore Della Rocchetta, sua figlia Federica, ideatori di una mostra dedicata ai più deboli e agli emarginati, stanno cercando semplicemente voti e consensi popolari, ponendosi ben lontano da ogni forma di altruismo e di bontà sociale. Tutto è mosso da interessi politici, da giochi di potere e di poltrone.

Alice dovrà convivere anche con questa nuova realtà e facendo tesoro di alcune frasi dello zio, ben addentro a questi loschi ambienti, pronunciate in momenti di rara lucidità, riuscirà a gestire il suo nuovo tempo. Con abilità, audacia e sprezzante intelligenza riuscirà a toccare, finalmente, quella tanto inseguita felicità perfetta. Un romanzo che fa riflettere sulle miserie che popolano il nostro falso mondo. Una scrittura che apre gli spazi a tante riflessioni riguardanti l’onestà intellettuale dell’uomo. Una narrazione schietta e pulita che può appartenere alle nostre buone letture.     

Elisa Rolfo è nata e vive a Torino. Si è laureata al Dams in Scienze della Formazione, Storia del teatro. Ha partecipato, come autrice e aiuto regista, a diverse produzioni di compagnie torinesi. Si occupa, come insegnante, di dizione e interpretazione. Nel 2011 ha pubblicato il racconto “Lucifero”. Nel 2014 vince il premio letterario “Mondo Fluttuante” con il racconto “L’incendio”. Pubblica “Displaced”, il suo primo romanzo, nel 2016.

Titolo: La felicità perfetta
Autore: Elisa Rolfo
Editore: Leucoteca
Pubblicazione: 2018
pag.: 120
Costo: € 12,90

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