La smentita

Monica Pasero

Forse a volte abbiamo bisogno di sognare, navigando tra le pagine di una favola sospesa. È ciò che accade con “La smentita” di Monica Pasero; certamente non nuova a scritti fantastici proposti tra il reale e l’immaginario. Emerge netto e prepotente un tema dominante: il sogno.

Lucia sogna di diventare una giornalista. Non ha titoli di studio ma possiede forza, convinzione e determinazione. Partita dalla sua Calabria, fuggita da un passato non tenero, giunge a Torino alla ricerca del suo futuro. Lavora in un’impresa di pulizie, al mattino; poi collabora nella gestione di una biblioteca di quartiere.

Costantin è uno degli angeli del Paradiso. Da “lassù” osservano un pianeta alla deriva, spento, senza entusiasmo, dove regnano anche la cattiveria e l’indifferenza. Purtroppo sono mali che troppo spesso appartengono all’uomo. Gli angeli hanno anche il compito di aiutare e salvare le persone affinché possano realizzare i propri sogni.

Quello della Pasero è un testo in cui si parla di anime. Sono entità senza tempo, né spazio. Si rincorrono ovunque per ritrovarsi nell’esatta metà che appartiene alla perfezione dell’unione. È straordinario pensare che in qualche magico modo, ogni essere umano è alla ricerca della sua parte mancante… una ricerca, uno scoprirsi che va oltre la vita terrena, in luoghi e tempi infiniti.

Al centro della narrazione c’è la ricorrente presenza di Lucia, catapultata a Torino da un cattivo destino. Ha subito una violenza e vuole dimenticare. Per questo abbandona scuola e famiglia; un taglio netto con il passato. Si arrangerà come può per vivere, ma le restano i sogni. Il suo destino si incrocia con quello di Sara, madre di due ragazzi. Sara è vedova. In un vile agguato, suo marito, carabiniere, ha perso la vita. Scoprirà che non è facile portare avanti una famiglia da sola. Soprattutto non è semplice gestire il figlio maggiore Michael, duramente segnato dalla morte del padre. Michael sogna la vendetta, diversamente dal fratellino Cristian; tenero e vicino alla madre.

L’autrice diffonde sulla narrazione simpatiche presenze di matrice extra terrena. Sono angeli del Paradiso che invadono il pianeta per gli incarichi ricevuti dal Padre. Sono esseri cordiali, discreti, protettivi. Sono al fianco di chi ha bisogno di una presenza per riacquistare fiducia nella vita. E il mondo ne ha un disperato bisogno visto che è impantanato, nel testo, nella recente terribile pandemia e nell’orrore della guerra. Romano, Martino, Costantin e altri, rappresentano l’allegra squadra di “Invasori” protettivi e disponibili.

Tra gli angeli c’è anche Lucifer, dall’aspetto bellissimo, ben diverso da come viene normalmente rappresentato il diavolo. Vuole una “smentita” ufficiale per dimostrare al mondo intero la sua straordinaria bellezza.

Il romanzo di Monica è una movimentata favola moderna che si srotola e si racconta tra la terra e il cielo, tra la vita e la morte. È un libro che vuole essere un viaggio, anche di fantasia, nel tempo fantastico che va oltre la morte stessa. Oltre alla dura realtà della pandemia e della guerra, alle innegabili imperfezioni dell’animo umano, troveremo angeli che proteggono per donare sogni sognati.

Ci saranno anime che volano in cielo, dannate e non, alla ricerca di un eterno che potrebbe appartenere a chi crede. Lucifer, Luci nella narrazione, deciderà di vagabondare per il mondo alla ricerca dei potenti. In fondo solo loro potranno dire al mondo, con credibilità, di aver conosciuto il vero diavolo, dall’aspetto decisamente bello e non certo immondo.

L’autrice in più punti del romanzo propone le sue riflessioni sulla natura dell’uomo, sul suo essere puro solo nella fase infantile. Sarà proprio la crescita a far virare l’animo umano verso la cattiveria e la crudeltà… in generale verso il male. E nella realtà purtroppo, molto spesso è il male a prendere il sopravvento sul bene.

La simpatica presenza di Lucifer, nel romanzo, tende ad enfatizzare il suo ruolo di giudice e non di portatore del male; punisce chi lo commette ma non lo promuove. È il “libero arbitrio” dell’uomo a generare quell’impoverimento culturale e morale che sfociano nella malvagità, nell’invidia e nelle altre imperfezioni dell’animo umano. Sembra quasi che l’uomo voglia calarsi in un percorso indirizzato verso un’inevitabile autodistruzione collettiva.

Sono riflessioni importanti e profonde quelle che ci propone Monica Pasero. Forse ognuno di noi avrebbe bisogno di una guida superiore, di un piccolo aiuto per compiere i giusti passi. La speranza è quella di vivere intensamente l’esistenza alla ricerca dei sogni più belli. Se così fosse, il mondo sarebbe decisamente migliore. Anche una favola può aiutarci a vivere meglio.

Monica Pasero è nata nel 1973 a Cuneo e vive a Dronero (CN). Si occupa della sua famiglia a tempo pieno e collabora con delle case editrici per quanto concerne lo scouting letterario di autori emergenti e non, rappresentando le opere di questi ultimi. Al suo attivo ha diverse pubblicazioni tra narrativa, poesia e testi per ragazzi. Nel 2009 viene alla luce “E come diceva sempre mia nonna”, romanzo che segna il suo esordio letterario. Ha pubblicato in seguito altri romanzi. Cura il blog “Oltrescrittura” in cui promuove autori, cura recensioni, propone interviste e altro ancora.  Oltre al romanzo d’esordio, ricordiamo “Lungo viaggio verso il ritorno”, “L’abbandono”, “Scritto tra le pagine del fato”, “Leggenda di un amore eterno”, “La mia Venezia”, “Il varco tra i due mondi”.

Titolo: La smentita
Autore: Monica Pasero
Pubblicazione: 2022 (pubblicazione indipendente)
Pag.: 260
Costo: euro 15,00                                               

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