Le mogli hanno sempre ragione

Luca Bianchini

Luca Bianchini ci delizia con un romanzo divertente con diversi personaggi già presenti in altri suoi scritti di successo. In “Le mogli hanno sempre ragione” si cimenta con il giallo inserendo un misterioso delitto nella tranquilla Polignano. In precedenza aveva scritto altri due romanzi, sempre ambientati a Polignano; “Io che amo solo te” e “La cena di Natale”. Entrambi hanno trovato il successo anche sul grande schermo, grazie a due brillanti commedie molto “vicine” al testo che vedono, tra i protagonisti, attori del calibro di Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Luciana Littizzetto, Uccio De Santis, Maria Pia Calzone e altri. Da torinese, l’autore ha comunque trovato un luogo del cuore nel paese pugliese.

Luca Bianchini, quindi, torna nella sua amata Polignano. Anche questa volta ci propone una scrittura asciutta, dinamica, decisamente piacevole. Costruisce personaggi unici e particolari; ognuno con i suoi simpatici tratti caratteriali. Nelle pagine del romanzo, ovunque, si ritrova una bella e sottile ironia.

Tra i protagonisti abbiamo il maresciallo Gino Clemente, finalmente trasferito, prima della pensione, nel suo adorato paese d’origine. Non si separa mai dalle sue canottiere bianche e, soprattutto, ama il karaoke, ama cantare le canzoni di Modugno e dei Ricchi e Poveri. Non poteva certo immaginare che a un anno dalla pensione si sarebbe occupato di un delitto. È coccolato dalla moglie, Felicetta, e dal cane Brinkley. In caserma lo affianca Agata De Razza, una brigadiera di origini salentine che sa fare bene il suo mestiere. Con loro anche Perrucci, il carabiniere più sexy del territorio barese.

È il giorno della festa di San Vito, uno dei momenti più importanti della comunità polignanese. Ci dovrebbe essere la processione del santo. Matilde Galluzzi, invece, ex signora Scagliusi, ricca famiglia del posto, decide di organizzare un apericena per festeggiare il compleanno della nipotina Gaia. Matilde ama “apparire”, “ostentare” ricchezza. La festa è semplicemente una scusa per far vedere la sua nuova masseria, ristrutturata di recente. Ha previsto un tour guidato negli spazi della casa e fuochi d’artificio così importanti da sbugiardare quelli in onore del santo.

Si legge bene il romanzo di Luca Bianchini. La trama è agile e movimentata. Ci sono continui passaggi che valorizzano la narrazione e catturano l’attenzione del lettore. Il testo, poi, si tinge di “Giallo” quando Adoration, domestica tutto fare di Matilde Galluzzi, viene trovata morta nel corso della festa. Incidente o delitto? Tutto avviene mentre gli invitati cercano di ammirare gli sfortunati fuochi di artificio organizzati in masseria; si inceppano prima di ripartire per lasciar intravedere cuori colorati che appaiono come pere. All’autore il merito di saper narrare fatti e situazioni con un delicato e appassionante approccio tragicomico.

Non possono non entrare in gioco i carabinieri, in particolare il maresciallo Clemente e la brigadiera De Razza. Il maresciallo, con grande dispiacere, è costretto ad abbandonare, proprio nel giorno di San Vito, le amate melanzane alla parmigiana preparate da Felicetta. Controvoglia si reca sul luogo del presunto delitto e per tutta la notte interrogherà, con l’aiuto della brigadiera, i presenti-invitati alla “festa nella festa”… lui interrogherà gli uomini e lei le donne, in una sorta di naturale competenza.

Il romanzo entra nel vivo e Luca Bianchini usa la scrittura per dipingere vizi, pregi e difetti dei vari personaggi. Li descrive e li analizza. È come se sfilassero per favorire quell’acuta osservazione, da inquirenti, necessaria per scovare l’assassino. Tra i sospettati, anche il parroco, padre Gianni, presente per educazione, malvolentieri, alla festa privata di Matilde. Nel corso degli interrogatori ognuno si presenta con la propria unicità caratteriale ed emotiva. Sono passaggi intensi, ricchi di dettagli anche simpatici. Escono fuori voci e pettegolezzi, le storie di paese, le relazioni segrete, i ricatti. Tutti possono essere colpevoli e tutti possono essere innocenti. Sono storie nella storia; vicende di vita vissuta che si diramano lungo i destini di ogni protagonista. Ognuno, in qualche modo, ha avuto a che fare con la bella e sfortunata Adoration. Al maresciallo e ai suoi collaboratori la pesante responsabilità di trovare il colpevole, viste anche le continue pressioni dei superiori organi intenzionati a togliere la competenza dell’indagine in caso di insuccessi nelle ricerche.

Pagina dopo pagina, Luca Bianchini mantiene una narrazione avvincente e la arricchisce con quella delicata ironia che è tipica delle commedie. Il testo non cade, non conosce mai noia o spunti lenti; resta intenso e vivo fino alle ultime pagine laddove, l’onesto maresciallo Clemente e la brigadiera De Razza, sereni e soddisfatti, potranno finalmente intonare “Si può dare di più”.

Nel considerare i precedenti successi sul grande schermo, non si può non pensare a una prossima trasposizione cinematografica del romanzo. È l’augurio sentito e sincero che facciamo a Luca Bianchini. Nell’attesa, non perdetevi questa interessante e bella lettura…

Luca Bianchini nasce a Torino nel 1970. Ha pubblicato diversi romanzi con Mondadori tra cui “Instant love” (2003), “Ti seguo ogni notte” (2004), “Se domani farà bel tempo” (2007), “Siamo solo amici” (2011), “Io che amo solo te” e “La cena di Natale” (2013) – da cui sono stati tratti film di grande successo di pubblico -, “Dimmi che credi al destino” (2015), “Nessuno come noi” (2017) -sul grande schermo nel 2018 -, “So che un giorno tornerai” (2018) e “Baci da Polignano” (2020). Nel 2005 ha scritto anche la biografia di Eros Ramazzotti. Luca Bianchini è anche conduttore radiofonico; è una delle voci di “Mangiafuoco” su Rai Radio 1.

Titolo: Le mogli hanno sempre ragione
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 2022
Pag.: 239
Costo: euro 18,50      

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