di Anna Maria Conti

Non chiamarmi diverso, sono nato come te dal grembo di una madre.
Non importa il colore della mia pelle , la mia religione, le mie ideologie politiche,
le mie scelte d’amore.
Ho emesso il primo vagito, ho visto la luce, la vita.
Io l’ho afferrata tra le dita, stringendo quella mano, che in un gesto semplice,
me la teneva, per dirmi io ci sono.
Io ci sono, esisto, cammino, respiro, scelgo, sbaglio, lotto, urlo, prego.
Non generare odio e rabbia, nelle tue parole, nei tuoi gesti,
non distruggere Ama, ama semplicemente, senza giudizi.
Un lampo la vita, tra maree e tempeste, arcobaleni variopinti,
giorni di sole sorridenti, lacrime di pioggia inconsolabili,
è una sinfonia d’emozioni  in questo ballo,
sul palcoscenico della vita ci sono anch’io.
Non sono diverso!
Sono un bambino, un uomo, una donna,
sono l’Umanità che non ha perso la fede e la speranza
stringi la mia mano, sorridimi, parlami,
io ti accolgo e ti ascolto.

NON SONO DIVERSO !