Romanzo popolare

di Lucia Guida

Lucia Guida torna in libreria. Lo fa con il suo “Romanzo popolare”. Bentornata Lucia; la mia voglia di buone letture accoglie il tuo nuovo lavoro.

Romanzo popolare”, appunto, contiene tutta la bellezza di una scrittura “popolare”; una narrazione che si snoda in modo semplice e autentico, lungo una trama che ha il sapore della vita. Siamo in terra d’Abruzzo, negli anni ’70. Teresa, dopo anni di matrimonio sempre uguali trascorsi  al fianco di Dario, con Paolo, si era sentita nuovamente una donna “viva”. Aveva deciso, in ogni caso, di rientrare nei ranghi, rinunciando al sogno: salvezza e morte insieme. Teresa e Dario hanno deciso di abbandonare l’incanto della vita passata, trascorsa nel piccolo borgo di Sant’Eufemia a Maiella, per trasferirsi in città, a Pescara. Dario, in particolare, avrà modo di svolgere, con maggiori soddisfazioni, il proprio lavoro di contabile e amministratore. Teresa, invece, potrà dimenticare definitivamente Paolo; un amore segreto, pressoché clandestino, nato dalle ceneri di un matrimonio, quello con Dario, adagiato ormai sulle orme stanche dell’abitudine, in totale assenza di slanci emotivi.

L’impatto con il nuovo tempo non è dei migliori. Teresa è sorretta dall’impegno di crescere i piccoli Lidia e Giacomo, due figli adorabili e vivaci. Dario, in cuor suo, non cercando spiegazioni sull’indifferenza costante di sua moglie, verrà catturato dai molteplici e ricorrenti impegni di lavoro. La vita si trascina senza troppi “perché”, incurante dei problemi di fondo che non saranno mai chiamati in causa dai protagonisti; una sorta di ferita mai sfiorata che attende i tempi giusti per trasformarsi in cicatrice.

In città vivranno la presenza di vicini di casa coinvolti in un’esistenza che ha tutto il sapore delle miserie umane. Michele, un marito e un padre violento, fannullone, perdigiorno, amante delle bevute da cui scaturiscono i peggiori istinti. Maria, una donna triste e rassegnata, capace di trascinare il quotidiano vivere tra la vergogna e l’impotenza. Matteo, il loro bambino, costretto a crescere nella paura e protetto solo dalla figura materna.

Scrive bene Lucia Guida. Una scrittura agevole e scorrevole che corre tra i destini narrati. L’autrice propone tutta una serie di vicende ricche di infinite sfumature. Ci sono i drammi familiari, le disgrazie annunciate. Ritroviamo, però, nel procedere delle pagine, anche la speranza, i sogni, le attese di un futuro felice. Delicata e coinvolgente è la bella amicizia tra Teresa e Maria. Tra loro, quasi in modo naturale, si svilupperà un avvicinamento che è tipico delle sensibilità femminili laddove, principalmente, si vive il lato oscuro della violenza e della sofferenza. Non c’è noia nella lettura. Piuttosto si riscontra un sano e legittimo coinvolgimento procedendo tra le pieghe delle varie storie.

Il nuovo romanzo di Lucia Guida non è il classico libro a lieto fine, dove tutto finisce bene perché è più semplice raccontare un finale di gioia piuttosto che dare spazio anche a un destino cattivo. In questa delicata narrazione, l’autrice riesce, con grande sensibilità e precisione, a mostrare i vari protagonisti (buoni e cattivi) fin nel profondo delle loro anime, spesso indifese. Può accadere, infatti, di essere vittima di un vissuto, magari non voluto, sfociante nel dramma di una triste esistenza.

C’è un chiaro messaggio che emerge dalla lettura di “Romanzo popolare”. Sicuramente un messaggio di speranza e rinascita; un guardare avanti con grande ottimismo pur avendo accumulato, nell’anima, solo macerie. E la vita, forse, ha un disperato bisogno anche di gesti forti e coraggiosi. Il dramma di Maria si caricherà di episodi violenti e terribili sostenuti, fortunatamente, dalla splendida amicizia di Teresa e da un’audacia al di fuori dell’ordinario.  Diversamente, non si avrebbe la forza di procedere nell’avanzare dei giorni. Evidentemente, una intensa e bella complicità, tutta al femminile, può avere la potenza di sbugiardare e sconfiggere un destino non troppo benevolo.

Lucia Guida, nativa di San Severo (FG), abita e lavora a Pescara come docente di lingua inglese. In passato ha pubblicato per diverse case editrici racconti brevi in collane di autori vari, decidendo di cimentarsi da solista, a inizio del 2012, con “Succo di melagrana, Storie e racconti di vita quotidiana al femminile“, edita dalla Nulla Die per la collana Lego Narrativa. Nel 2013 pubblica “La casa dal pergolato di glicine”, il suo primo romanzo (Nulla Die edizioni). “Romanzo popolare” è il suo nuovo lavoro.

Titolo: Romanzo popolare
Autrice
: Lucia Guida
Editore
: Amarganta
Pubblicazione:
2016
pag.
: 174
Costo
: € 12,50

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