Scordato

di Rocco Papaleo

Scordato“. Non ci sarebbe stato titolo più azzeccato.

Scordato, è il participio passato di dimenticare. Scordato è l’uomo che non sa accordarsi con il mondo e nemmeno con il proprio passato: chi era, i propri sogni, passioni, affetti…
E per raccontarlo Rocco Papaleo, alla sua quarta opera come regista, sceglie come protagonista Orlando (interpretato da lui stesso), un uomo qualunque, mite accordatore di pianoforti, che trascorre le sue giornate a cercare la nota giusta.
Lo incontriamo appoggiato a un pianoforte; si abbandona ad esso, circondato e schiacciato dal grigiore; preme ripetutamente un tasto, con sguardo vacuo, lasciando risuonare le memorie di un passato andato a rotoli. – Scena potente, che non lascia scampo; racchiude in pochi fotogrammi il senso di un’opera; ne traccia i confini definendone spazi e colori –
A sessant’anni suonati, Orlando ogni mattina si alza sempre qualche minuto prima che suoni la sveglia puntata alle 7.24. Fuma erba per lenire i lancinanti dolori alla schiena, cosa che alla sua età non trova assolutamente ridicola come, invece, il suo alter ego da ragazzo gli rimprovera; quello che trova ridicolo è, semmai, impiegare un’ora la mattina per mettersi dritto sperando che nessuno lo veda
– Esiste una profonda correlazione fra dolore fisico e disagio emotivo: il manifestarsi di sintomi fisici può essere associato ad un malessere psichico scaturito da conflitti interiori. –
Orlando bambino cantava in un coro, ma poi ne è uscito. Scriveva poesie con sua sorella Rosanna, ma poi è uscito anche dalla poesia. È andato via da Lauria, suo paese natale, per non farci più ritorno, trasferito a Salerno. Orlando sessantenne: pigro, disilluso, rancoroso trascorre le giornate a litigare con il suo Io ventenne: passionale, entusiasta, rivoluzionario che non perde occasione per ricordargli chi era e cosa è diventato.
La sua vita prende una nuova svolta quando incontra Olga (interperata da Giorgia, al suo debutto come attice), fisioterapista e cantante, la quale immediatamente intuisce che la contrattura è più emotiva che fisica. Lo invita, così, a fornirle una fotografia da ragazzo per confrontare la postura a distanza di anni e poterlo aiutare. Per adempiere il compito, Orlando intraprenderà un viaggio di ritorno nel suo paese natale dove, ripercorrere alcuni eventi significativi, gli ricorderà una vita felice stonatasi con l’andare degli anni. Sarà l’occasione per recuperare, ritrovarsi, perdonare e perdonarsi.
Orlando sesantenne e il suo doppio ventenne si ri-accorderanno con il mondo, ché in fondo nella musica, come nella vita, la questione è inserire la nota giusta. Basta saperla trovare. E necessitano più note per suonare un accordo.

L’ambiguità linguistica, presente fin dal titolo e sottintesa per tutta la proiezione, la ritroviamo nella nettezza fotografica della stessa, costruita sul manifesto contrasto visivo fra un presente desaturato e un passato dalle tonalità accese.
Un racconto semplice, mai preda di un romanticismo spicciolo, con momenti comici che non tolgono credibilità al dramma. Un film di parole, rime baciate e musica che mostra la maturità di un regista consapevole. La bravura di tutti gli interpreti fa il resto.

Titolo: Scordato
Regia: Rocco Papaleo
Cast: Rocco Papaleo, Giorgia, Simone Corbisiero, Angela Curri, Anna Ferraioli Ravel
Uscita: 2023
Durata: 104 minuti

invia il tuo messaggio

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.

Small C Popup.png

Iscriviti alla nostra newsletter