Tra il silenzio e il tuono

Roberto Vecchioni

Bentornato Roberto Vecchioni. Bentornato al tuo cuore, al tuo essere nonno, padre, ragazzo, bambino. Torni con una visione globale, totalitaria che abbraccia la vita nella sua infinita bellezza. Torni con un romanzo fatto di lettere e sono proprio le lettere a fare la storia. In “Tra il silenzio e il tuono” coesistono due voci straordinarie, alternate, che raccontano e si raccontano. C’è la tua voce, Roberto; raffinata, profonda, nobile, quella del tuo essere dapprima bambino e poi adulto.

È un narrare che ti appartiene, indirizzato a un fantomatico nonno che ascolta, nel disperato bisogno dell’uso della parola. “Nonno, mi piacciono le parole; le vorrei sapere tutte”. E poi ci sono le lettere indirizzati ad altri personaggi… parole di fantasia e verità, svariando sulle tematiche più disparate. Il tutto viene tenuto su da una coerenza di fondo, in un testo che inchioda catturando l’attenzione.

Forse mai, come in questa occasione, abbiamo un “Roberto Vecchioni” che si mette a nudo ed esplora la sua anima. Roberto si racconta, è un fiume in piena, medita, riflette sul mondo, sulla vita, sull’eternità dell’esistenza.

Ovunque incrociamo pensieri che sublimano una scrittura attenta e profonda… quella di un intramontabile Prof. Era così anche da piccolo, nel tema dedicato a un albero; l’albero da cui nasce il suo banco di scuola. È qui che il piccolo Roberto dà vita agli oggetti. Diventa amore, sentimento, storia, lacrime. L’uomo e la natura si fondono, si abbracciano, nella meravigliosa fantasia di un bambino.

Nelle lettere non poteva mancare la sua disperata-invincibile difesa della parola. Qualcuno può pensare che in tempi, non lontani, il numero potrà sostituire la parola? Non accadrà mai! Quando si parla di parole, il Prof. si pone davanti all’infinito. Infiniti sono i moti dell’animo. Tutto ciò che è definito, circoscritto, non affascina e un mostruoso congegno di omologazione estrema, non può appartenere all’uomo libero. È vero… si vive con frenesia al cospetto delle cose che si amano, ma con esse non può esistere la paura.

Si può dire che anche questo testo, come altri scritti di Roberto Vecchioni, è dedicato all’uomo. L’uomo è sempre al centro di una straordinaria e intima narrazione, con tutto il suo carico emotivo e con una smisurata voglia di vivere la vita. Vita che è incertezza, imperfezione, sogno, idillio, amore, tragedia, caduta e rinascita.

L’uomo è “libertà”, come avviene per mano di Prometeo che lo libera rendendolo padrone di sé stesso. Un Prometeo incatenato ma indomabile, innamorato delle sue creature. L’amore… ricorrente nei concetti, nelle canzoni, negli scritti di un eterno Maestro come solo Roberto sa essere. Amore per le parole che si fanno musica in una grande armonia universale.

Le sue lettere sono traduzioni di momenti particolari, altissimi e di indiscutibile bellezza. Roberto Vecchioni è un attento osservatore della vita. La ama oltre misura al punto che ogni cosa, ogni fatto casuale, un ricordo, un verso, possono trasformarsi in canzone. Come in Samarcanda, dove narra e descrive la fragilità umana di fronte al destino.

Di grande spessore umano e commoventi sono lettere dedicate alla famiglia. L’eterno amore per Daria è uno di quegli amori sconfinati che superano il tempo. E poi ci sono i figli con le loro fragilità; possiedono l’unicità e il fascino delle stagioni.

Roberto parla della famiglia con una dolcezza infinita. Sono parole pure, senza veli, senza paure, ricche di verità, anche difficili. Ci sono le colpe, i silenzi, le assenze, le lacrime, la disperazione. Il pianto diventa elemento necessario per vivere; non darla vinta a un destino che ghigna e rendere eterno l’amore.

Tra il silenzio e il tuono” è un testo ricco di emozioni. In esso c’è tutta la potenza di una narrazione raccontata con grande passione. È un libro che illumina e risplende; un libro vero che racconta la vita attraverso cinquantatré lettere che diventano altrettanti quadri e dipinti, unici, irripetibili, di rara bellezza.


Roberto Vecchioni è nato il 25/6/1943 ed è sposato con la scrittrice Daria Colombo. Ha avuto 4 figli e vive a Milano. Roberto è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Ha inciso molti dischi, l’ultimo dei quali è “L’infinito”… non dodici canzoni, ma una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti Nel 2011 ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Chiamami ancora amore”. Per Einaudi ha pubblicato diversi libri: “Viaggi del tempo immobile”, “Le parole non le portano le cicogne”, “Parole e canzoni”, “Diario di un gatto con gli stivali”, “Il libraio di Selinunte”, “Scacco a Dio”, “Il mercante di luce”, “La vita che si ama”, “Lezioni di volo e di atterraggio”.  Sia in ambito letterario sia in quello musicale, ha conseguito importanti premi e riconoscimenti. È ospite fisso di “In altre parole”, trasmissione condotta da Massimo Gramellini su LA7. Sito: http://www.vecchioni.org

Titolo: Tra il silenzio e il tuono
Autore: Roberto Vecchioni
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 2024
Pag.: 171
Costo: euro 18,00                      

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