Tretrecinque

di Ivano Fossati

Correva l’anno 2011 quando Ivano Fossati si congedava dal mondo della musica. Salutava con il suo essere delicato e discreto; niente clamori o fracassi. “Decadancing”, il suo ultimo delizioso album. In questi anni ho imparato ad amare soprattutto l’ultima traccia, “Tutto questo futuro”: un’apertura di speranza verso il tempo che verrà. Non poteva finire così.

Ivano non ci lascia a piedi e torna a parlare. Oggi le parole arrivano in modo diretto, non cullate in un letto di musica. Sono le parole di un romanzo costruito intorno alla musica intesa come fonte di vita, di emozioni, di grandi sentimenti. In fondo, chi ci ha deliziato, per anni, con testi profondi grondanti di storia, amore e cultura, non poteva non arrivare a noi nelle nuove parole di un romanzo.

Tretrecinque” è la vita, quella vera, che corre lungo le corde di una chitarra. Vittorio Vicenti ha un destino che appartiene alla provincia piemontese del dopoguerra. Siamo negli anni ’50: i fratelli Vicenti sono titolari di una modesta e dignitosa attività. Il piccolo Vittorio, figlio di Giovanni, scopre, suo malgrado, di avere un grande talento musicale. È grazie ad Angelo Garibotto, detto Giulin, che si avvicina alla chitarra e quindi alla musica. Giulin è un amico di famiglia; un grande chitarrista, uomo eclettico e spumeggiante. Ha una vita tutta sua che intriga e affascina. Vittorio percepisce l’aria asfittica della sua piccola città. I suoi polmoni cercano aria nuova che solo la vastità del mondo potrà offrire. Il musicista è un uomo libero, proprio come Giulin. Torino sarà la prima tappa, la nuova vita nella quale Vittorio immergerà tutta la sua forza vitale; quella di un giovane e inguaribile sognatore.

La scrittura di Ivano Fossati è elegante e scorre nella piacevolezza di una coinvolgente lettura. Nelle ricche pagine del romanzo, ho trovato la storia della musica degli ultimi 50 anni. Ci sono citazioni, riferimenti, commenti, sapientemente incastonati nella narrazione della storia. Vittorio si avvia all’ingresso nei vari gruppi musicali. Inizia così la sua storia di musicista raffinato e virtuoso in grado di suonare ogni genere musicale. Con la sua chitarra, sbarca nel Regno Unito, dove vivrà per diversi anni. È il tempo della maturità; il tempo in cui si diventa “uomo”. Ci saranno gli incontri importanti, le amicizie per la vita, gli amori. Vittorio scopre e impara il Blues: il Blues è dappertutto e se non appartiene alle dita del chitarrista, lo stesso sarà sempre un mediocre. La convivenza con Annette, la nascita di Alan… siamo negli anni ’70. Nasce la figura di Vic Vincent; il pirotecnico musicista che avrebbe affascinato le platee. La vita del protagonista si muove lungo un filo sottile che tocca tutti i luoghi della sua vita. Non perderà i contatti con la terra che lo ha visto nascere, non rinnegherà mai l’amore silenzioso nutrito per la sua famiglia. L’autore dipinge un Vittorio Vicenti come un vero navigante (parola cara a Fossati), un uomo chiamato a solcare i meravigliosi mari di una musica che vive e si rinnova di decennio in decennio. Il destino dell’uomo è trasversale rispetto al tempo e allo spazio; correrà lungo il procedere degli anni toccando luoghi, un tempo improbabili, che diventano realtà. Un chitarrista non può non mettere piede in America. Negli Stati Uniti Vittorio vivrà il nuovo tempo che attende il suo destino di virtuoso e quello della sua Gibson “Tretrecinque” sempre pronta a raccontare la musica del mondo. La vita di eterno ragazzo vagabondo lascerà il campo a un vissuto più tranquillo ricco di successi che non appartengono al mondo della musica. Il nuovo ruolo sarà vissuto al fianco di Natalie, l’unica splendida donna capace di catturare, fino in fondo, il cuore di Vittorio. Un destino che cavalca gli anni e le distanze senza mai abbandonare il vero DNA che è quello di un chitarrista. “Vic Vicent sono io”.

La vita è anche questo: un correre e un rincorrersi continuo, quasi circolare, senza mai voltarsi per approdare, infine, nel porto amato e voluto per tutta una vita. Un romanzo che naviga a vista nei decenni in cui è stata scritta e suonata la storia della musica. Un libro che regala sentimenti ed emozioni che appartengono alle storie dei personaggi. Una bella scrittura attraverso la quale Ivano Fossati continua a raccontarci la sua musica immortale.

Ivano Fossati è nato a Genova nel 1951. Dal 1971 a oggi ha pubblicato 24 album, composto musica per teatro e cinema e scritto per i più grandi interpreti italiani. Le sue canzoni, grazie a tante versioni e reinterpretazioni, sono state diffuse in oltre 20 paesi del mondo. È considerato uno degli autori più completi e “colti” della scena musicale italiana. “Tretrecinque” rappresenta il suo esordio nel mondo dei romanzi.

Titolo: Trentacinque
Autore: Ivano Fossati
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 2013
pag.: 407
Costo: € 18,50

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