Walt Disney

a cura di Sonia Etere

 

Quando pensiamo a Walt Disney, ci vengono in mente Topolino, Paperino, lo zio Paperone e Qui, Quo, Qua, Nonna Papera, Pippo, Isabella, Orazio, Cenerentola, Biancaneve, la Bella e la Bestia e tanti, tanti personaggi ancora. Ognuno di noi ne ha qualcuno nel cuore, lo ama per le sue caratteristiche, per il suo modo di affrontare il mondo: sono qualcosa di più di personaggi fantastici. Proviamo a pensare a Walt Disney uomo, il padre di tutte queste numerose creature. Walt Disney è un personaggio affascinante, geniale, innovativo, altamente rivoluzionario, che nella vita non si è mai tirato indietro, ha combattuto e vinto, ha fatto dei sogni un obiettivo, un modo per dare gioia, serenità, riflessione. Dietro ad ogni sua storia, o creatura fantastica c’è un lavoro, un pensiero, una ragione. Questa forza nel cercare un senso dentro i racconti, dentro le figure tracciate da un’infallibile matita, lo rende eterno, unico, meraviglioso.

Mi sento grata a quest’uomo per aver combattuto e faticato per poterci regalare immagini e storie che mi hanno accompagnato nell’infanzia dandomi un sorriso e un tempo in cui le immagini diventavano compagne, e per avermi dato oggi, da adulta, materiale ricco di riflessioni, di attenzioni, immagini, parole, che escono dalla storia stessa per arrivarti al cuore, alla mente e regalarti un pensiero a suo modo filosofico.

Walt Disney è un genio assoluto del ‘900, ci ha regalato il suo pensiero più intimo, i suoi sogni, il suo modo ordinato e caotico insieme di sognare, il suo coraggio, la sua fantasia, la sua cultura.

Nasce a Chicago nel 1901, l’infanzia difficile, faticosa, lo porta a sognare nuove occasioni, nuovi modi di vivere; non lo rendono arido o rabbioso verso il mondo, al contrario gli regalano la voglia di andare avanti senza accettare compromessi, senza sconti, non dimentica i suoi sogni e il desiderio di realizzarli. “Se puoi sognarlo, puoi farlo“, diventerà uno dei suoi motti più celebri.

Da ragazzo inizia a fare tanti piccoli, faticosi lavori, arriva a lavorare per un’agenzia pubblicitaria nella quale incontra Ubbe Ert Iwerks, straordinario disegnatore. Quest’incontro avrà un seguito che cambierà la vita ad entrambi e cambierà la storia del disegno. Successivamente trova lavoro come ritagliatore d’immagini, comincia a prendere forma nella sua mente l’idea che rivoluzionerà il mondo dei cartoni animati. Chiede con decisione una cinepresa e l’ottiene in prestito. Capisce che quei pezzi di carta ritagliati potrebbero muoversi davanti ad una cinepresa. Inizia una duratura e intensa collaborazione con Ub Iwerks e con l’aiuto economico del fratello Roy, apre uno studio in cui realizzano “Alice Comedies” mettendo una bimba vera tra i disegni fatti a tavolino e “Oswald the Lucky Rabbit“, da esso nascerà Topolino dopo un percorso per niente facile.

Ottiene un buon contratto con la Universal. Disney assume personale, investe denaro ed energie; le cose iniziano a girare bene finché cambia il Comando alla Universal, e con esso, le condizioni economiche di Walt Disney che perde i diritti sul coniglio Oswald e molti dei suoi collaboratori. Restano con lui gli amici di sempre: Les Clark, Johnny Connon, Hamilton Lusky e naturalmente Ub.

Insieme reagiscono al ricatto creando un personaggio nuovo: rimpiccoliscono le orecchie del coniglio Oswald, cambiano la coda, agiscono in altri tratti dando alla figura un’impronta diversa, ottengono un topo.

Disney è geniale nell’ideare gag, tenere un gruppo coeso, tener conto delle intuizioni dei collaboratori; non smette di pensare un solo istante al suo sogno e conosce bene il talento delle persone di cui si circonda. Ub realizza su carta ‘700 disegni al giorno, il protagonista è questo topino nato da poco chiamato Mickey Mouse; la rivoluzione vede la luce: si aggiunge al cartone il sonoro e la voce. L’uscita del cartone animato è un tripudio.

Walt Disney riceverà nella sua vita d’ artista 31 Oscar, darà vita alle gioie dei piccoli ed anche dei grandi, farà ridere, sorridere e commuovere generazioni di bimbi e genitori con una maestria unica, inimitabile. Alla sua morte il futuro presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan dirà: “Da oggi il mondo è più povero“.

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